Come primo porto di Roma, Ostia prende il nome da Ostium, cioè la foce del fiume. È qui, infatti, che un tempo il Tevere terminava il suo corso prima di gettarsi nel Tirreno, un tempo molto più vicino.

Il parco archeologico di Ostia Antica è uno dei siti archeologici meglio conservati dell’antica Roma, con 50 ettari di edifici e modifiche nel corso di circa 8 secoli. Ostia fu fondata dal re Anco Marzio nel VII secolo a.C.

Sappiamo invece dell’insediamento romano nel IV sec. a.C, dove Ostia fu fondata come colonia militare per il controllo della costa, con un porto fluviale, il Portus Urbis, da cui dipendeva l’approvvigionamento di grano per la città. Oggi le rovine di Ostia Antica rimangono immerse nel verde, incontaminate fin dalla tarda antichità.

La città è attraversata lungo il decumanus maximus, da Porta Romana a Porta Marina: da questa grande strada ed entrando nelle vie trasversali e parallele, si possono raggiungere edifici di ogni fase e di ogni tipo: case, sepolcri, taverne, il teatro, la macellum, la basilica, il foro e le terme.

Visitare Ostia Antica significa vivere una straordinaria esperienza di viaggio a Roma, in una delle sue parti più autentiche e forse meno conosciute. Significa immergersi nella sua storia, nelle sue leggende, nei suoi colori e nei suoi profumi, entrare in una sorta di macchina del tempo e partire.

Come scrisse l’architetto Gustavo Giovannoni:

“Se vogliamo capire la vita architettonica dell’antica Roma, dobbiamo addentrarci nelle strade e nelle case di Ostia recentemente scavate, piuttosto che guardare il Campidoglio splendente, il Colosseo e i Fori Imperiali”.